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giovedì 29 dicembre 2016

Proteggiamo le nostre tradizioni, la nostra storia, il nostro dialetto

01:52:00
Ogni paese, per sopravvivere alla modernità, dovrebbe conoscere, conservare e valorizzare le proprie tradizioni, usi e costumi di generazioni antiche che, seppur lontane, continuano a mantenere un'eco importante per salvaguardare la nostra entità.

Bolano è un paese , ricco di racconti, proverbi, leggende, tramandate per via orale, raccoglierle non è facile, ma ci proveremo e, sappiate che ogni consiglio sarà ben accetto.

PROVERBI DI STAGIONE:

Fin' a Nadal' nì fredu nì fama, da Nadal 'n là fredu e fama 'n quantità

Le giornate si allungano e la saggezza popolare se ne accorge subito:

Da Nadal' a San Tumé, quant' 'n galu gi'arauza 'n pé 
Sant'Antoniu n'ora bona
Znaru i meta ai monti la paruca.

Arrivederci all'anno nuovo,ancora con i proverbi del mese,e con.........................
BULAN 'N T'LA STORIA

BUON ANNO DA CONVIVIA

martedì 1 novembre 2016

Ben D'I Morti, una tradizione tutta italiana

16:28:00
La notte tra il primo e il 2 novembre a Bolano si celebra il Ben' d'i morti, un evento che ha tradizione sicuramente medioevale. La leggenda narra che in questa unica notte le anime dei morti che non hanno ancora trovato pace, tornino alle loro case e quindi per accoglierli al tramonto si riunisce una lunga processione di bambini vestiti di bianco che percorrono le vie del borgo partendo dal piazzale della chiesa. L'antico racconto dice che questi spiriti tornano sulla terra e si mostrano camminando con un cero in mano, in dialetto vengono chiamati “Mna”, termine probabilmente derivato da meneadi.Le anime cercano il ben' d'i morti, che viene preparato dagli abitanti del posto. Gli Mna cantano “S’a nè darè 'r ben d'i morti, a prgren' pr'i vostri morti, chi 'n ghen' à gi'en tuti porchi ("se ci darete il ben' d'i morti, pregheremo per i vostri morti e tutti quelli che non lo faranno son porci). Dopo questa richiesta vengono aperte le finestre e dalle case scendono ogni tipo di offerta. Nello stesso tempo, nella piazza principale del centro storico è preparato un tavolo con pane, vino e le offerte e si accende una lanterna in attesa delle anime.Un racconto animato in costume aiuta ad evocare i personaggi più caratteristici del passato più lontano, ma anche di quello più recente. Spesso persone conosciute dall'intero borgo vengono a chiedere notizie. Queste anime vengono anche per mangiare assieme ai vivi come per tradizione che in quest'unica notte si ripeta questo rito. Alla fine la Confraternita riporta le anime al cimitero. 
La grande importanza di questi appuntamenti sta anche nello scopo di non far dimenticare che può essere interessante assimilare tradizioni non facenti parte del nostro Paese, ma non per questo dimenticare le nostre che pure sono radicate e con uno spessore millenario che difficilmente per questioni storiche, molte altre hanno.
















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