distrussero le terre
coltivate e le case dei Liguri
per stanarli dal fonde della foresta;
ma, invece d’ammazzarli come cani,
gli hanno ammanniti con tanti
sesterzi,
qualche oncia d’orzo e qualche oncia di grano.
Pò i gi'àn spinti,
amucià cum tantia bestia,
'n tanti grupsèi, a zéntu
a zéntu,
cun donia, fanti e cun i
sé strefugi
pr'andar' a desaudar
piania luntana
dla tèra arsulegià d'
Bnevéntu.
D' dlà gi'andran' pò
senza pù sutrfugi
pr'er mondu 'nsen' a
l'aquilia rumana.
Poi li hanno spinti,
ammucchiati come tante bestie,
in tanti gruppetti, a cento a cento,
con donne, bimbi coi loro misurabili indumenti,
per andare a
dissodare piane lontane
della terra soleggiata di Benevento.
Di là andranno senza più
sotterfugi
per il mondo, assieme alle aquile romane.
Nel 180
A.C., i Consoli Publio Cornelio Cetego e Marco Bebio Tanfilo - come
racconta Tito Livio - iniziarono la deportazione dei Liguri nel
Sannio, complessivamente stimata in poco meno di 50.000 unità.
Fedeli
coloni sostituirono i Liguri nei loro territori mentre questi daranno
vita a due distinti stanziamenti, detti dei Liguri Bebiani e dei
Liguri Corneliani dai nomi dei consoli vincitori e che – vista la
mala sorte – finirono con l’integrarsi nell’Impero Romano.
La più
antica documentazione di vita del nostro territorio che attesta la
presenza dei Liguri Apuani è il ritrovamento di una tipica tomba
ligure ad incinerazione scoperta nel 1882 in Viara, località di
Bolano, durante gli scavi per l’impianto di un vigneto, nella terra
di tal Cesare Grossi.
Nuovo appuntamento a
Febbraio con il “Proverbio del mese” e
una nuova pagina di storia L'immagine è tratta da un fumetto di Emanuele Tonini
Ogni paese, per sopravvivere alla modernità, dovrebbe conoscere, conservare e valorizzare le proprie tradizioni, usi e costumi di generazioni antiche che, seppur lontane, continuano a mantenere un'eco importante per salvaguardare la nostra entità.
Bolano è un paese , ricco di racconti, proverbi, leggende, tramandate per via orale, raccoglierle non è facile, ma ci proveremo e, sappiate che ogni consiglio sarà ben accetto.
PROVERBI DI STAGIONE:
Fin' a Nadal' nì fredu nì fama, da Nadal 'n là fredu e fama 'n quantità
Le giornate si allungano e la saggezza popolare se ne accorge subito:
Da Nadal' a San Tumé, quant' 'n galu gi'arauza 'n pé
Sant'Antoniu n'ora bona
Znaru i meta ai monti la paruca.
Arrivederci all'anno nuovo,ancora con i proverbi del mese,e con.........................
Social Counter